domenica 26 gennaio 2025

Ho bisogno di un po' di stabilità

 

Non riesco a trovare un po' di stabilità, cerco di pianificare una nuova routine che includa l'accudimento di mia madre eppure ci sono sempre degli imprevisti. Ogni volta che si trova un sistema c'è sempre qualcosa che lo manda all'aria. Adesso ho provato a cambiare l'orario delle telefonate e da qualche giorno  funziona, anche se so  che non durerà per sempre. Ho cercato di aver due giorni  fissi per la sua spesa, di modo che anche io possa avere spazio per i miei impegni e anche qui non si  riesce a trovare la quadra perché mia madre ha bisogno  di qualcosa nei  giorni  sbagliati. Insomma, non riesco a stabilizzare la situazione. Tutto questo mi porta sempre ad avere contrasti con mio marito, anche perché è lui quello che corre sempre e anche in questo caso manca quella stabilità che permetta alla coppia di vivere una vita normale, anche se di normalità nel  nostro caso ce n'è poca e non dico perché che sono fatti miei. Giorni fa abbiamo avuto un momento tutto per noi e ne ho parlato nel post precedente in cui narravo di come gli  avevo  fatto un regalo, ma passato quel momento non ce ne sono stati altri. Intanto il tempo è migliorato un po', non piove più ed è persino uscito fuori il sole; ne ho approfittato e sono andata sul balcone a vedere le montagne: sono ancora coperte di neve. L'inverno è sopportabile, la casa nuova è sempre vivibile e io riesco persino a stare alzata la notte senza accendere il caminetto. Lo so, l'insonnia è una brutta cosa e io sono come mia madre che passa le notti in piedi a pulire casa. Io non sono così solerte, le mie notti le passo al computer finché non mi  viene sonno e torno a letto. Certo che non mi aspettavo che con il passare degli anni sarei diventata come lei. L'importante è dormire quando si può, almeno questo è quanto mi  dico per consolazione. Tempo fa avevo  fatto una visita neurologica spiegando il mio problema e mi era stato prescritto un farmaco. "Prenda una pastiglia prima di  coricarsi" così mi era stato detto e non appena ho avuto la mia scatoletta di pillole ero entusiasta per il  rimedio e fantasticavo su sonni tranquilli. Giunta la sera e il fatidico momento della pastiglia, quando  ne ho scartata una, l'ho guardata dubbiosa: era davvero grande. Essendo la prima volta che ne prendevo una e conoscendomi ho deciso  di  spezzarla a metà, in fondo mezza dose, per male che andasse, mi avrebbe tenuta sveglia come le altri notti. Presa la mezza dose mi sono addormentata ed ho riposato per le canoniche otto ore. Il mattino seguente il risveglio è stato seguito da un totale intontimento che, per farla breve, mi ha fatta ciondolare per l'intera giornata; in pratica è stato come se avessi  dormito più di  dodici ore e ho avuto un'intera giornata improduttiva. La sera seguente non ho più preso l'altra metà e mi sono chiesta che cosa sarebbe successo se avessi preso la dose intera. Da allora la scatoletta è rimasta chiusa in un cassetto e io non ho nemmeno guardato la data di  scadenza. Di recente ho avuto la testimonianza di un conoscente che avuto un'esperienza simile e che anche lui ha deciso non prendere più farmaci e di tenersi l'insonnia. In effetti, se si resta intontiti per  tutto il giorno diventa difficile svolgere una qualsiasi attività specie se si  deve guidare o andare a lavorare, ad un appuntamento e così  via. Boh! Questi sono i problemi della vecchiaia 😆



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