Il freddo dell'inverno è arrivato e oggi è stata una giornata particolarmente fredda, più di quelle di questa settimana. Dal balcone di casa vedevo le montagne con le cime coperte di neve e già sentivo freddo solo a guardarle. Oggi ho indossato per la prima volta gli stivaletti pesanti e i guanti, oltre alla sciarpa e al cappello foderato di pile, sembrava dovessi fare una spedizione al polo. Mentre camminavo tra la gente e guardavo gli altri li vedevo ben coperti come me e mi rendevo conto che non ero solo io ad avere freddo. E' un momento di fermento, le festività natalizie si stanno avvicinando e nemmeno le temperature basse fermano le persone dal brulicare per le strade e nei centri commerciali, c'è un movimento incessante di esseri umani e macchine che diminuisce solo alla sera quando tutti tornano a casa. E' un mese e più che si pensa al Natale. Quest'anno poi l'attesa è stata anticipata oltre misura, tanto che nelle vetrine si vedevano affiancati addobbi di Halloween a quelli di Natale: ma chi mette sull'albero zucche e ragnatele? Un'incredibile assurdità fatta solo per vendere. Alle volte mi domando quanto le persone apprezzino questo momento di festa. Il fatto di aver ridotto il Natale ad un evento commerciale ha sminuito il valore della festa e reso l'attesa solo un'agonia, tanto che non si vede l'ora che tutto sia finito. Da quando i miei figli sono diventati adulti vivo il Natale come un momento molto più ridimensionato rispetto al passato. In casa ho solo più un alberello di legno alto 30 cm, che si monta e smonta facilmente per essere disponibile e riponibile nel più breve tempo possibile. Non ci sono più il grande albero pieno di luci, palline colorate e fili argentati accanto al quale mettevo i regali per i miei bambini, né il presepe pieno di statuine e illuminato a festa. Il Natale nel mio caso è diventato una festa minimal anche perché le persone che un tempo venivano a casa mia per il pranzo natalizio e lo scambio di doni sono venute a mancare o sono troppo anziane per venirci. Insomma, tutto si è ridotto. Oggi mentre passeggiavo e guardavo le vetrine ricche di addobbi mi chiedevo cosa pensassero del Natale le persone intorno a me. Tutto quello che potevo intuire è che come me guardavano le vetrine, chiacchieravano del più e del meno e qualcuno faceva acquisti e la maggior parte , come me, aveva solo freddo.
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