Con questo tempo instabile c'era da immaginarselo che avrei dovuto viaggiare in macchina sotto la pioggia. Tutto è successo quando sono andata a trovare mio figlio. Era qualche mese che non lo vedevo più, l'avevo sentito telefonicamente ma non c'eravamo più incontrati. Quando si è stabilito di andare a trovarlo il meteo prevedeva pioggia eppure il cielo era solo coperto e con qualche strappo tra le nuvole. Invece era piuttosto freddo. Per evitare di prendere un malanno mi sono coperta bene e poi sono salita in macchina. Mentre percorrevamo l'autostrada le nuvole diventavano sempre più pesanti, si vedeva chiaramente il loro fondo grigio scuro e la temperatura segnava 12°C. Era chiaro che sarebbe piovuto di lì a poco. Infatti, mentre mio marito si destreggiava nel traffico appesantito dalla presenza di camion e tir, è arrivato un violento scroscio d'acqua che ha dato inizio all'acquazzone. Non mi piace viaggiare sotto la pioggia mentre si è in autostrada, lo reputo pericoloso. C'è chi rallenta improvvisamente, c'è chi sorpassa perché vuole farsi strada e i mezzi pesanti schizzano acqua sui vetri con le loro ruote gigantesche, diminuendo la visibilità già scarsa per la pioggia. Insomma, non vedevo l'ora di arrivare per togliermi da quell'impaccio. Per fortuna l'acquazzone è durato poco e, mano mano che ci avvicinavamo alla metà, si aprivano delle schiarite che permettevano a qualche raggio di sole di superare la barriera nuvolosa. Quando siamo arrivati c'era ormai un po' di sole e la temperatura era arrivata a 21°C, mio figlio ci aspettava in maniche corte mentre noi eravamo tutti e due con la giacca da pioggia. Quel provvidenziale rasserenamento ha scoperto un panorama magnifico; le montagne che solitamente vedo da lontano adesso erano vicine e mostravano le pendici verdi e le cime coperte di neve: da restare senza fiato. Terminato il piacevole momento della visita, io e mio marito siamo saliti in macchina rasserenati come il cielo e ci siamo avviati verso casa. Una volta imboccata l'autostrada il cielo si è nuovamente chiuso ed è arrivato l'acquazzone. Ancora una volta ci siamo ritrovati nel traffico con quelli che rallentavano, gli altri che sorpassavano magari tagliandoti la strada e i mezzi pesanti che ti inondavano di schizzi. Verso casa la pioggia non c'era più e il viaggio è terminato bene. Con il passare del tempo mi sono accorta che non mi piace il traffico e se piove anche meno, eppure non avevo tutti questi problemi quando guidavo. Sarà che da quando non guido più, e parlo di anni, preferisco le strade tranquille e il mio periodo ideale è quello estivo, quando le strade sono quasi vuote perché tutti sono in vacanza.
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