La mattina di oggi era sicuramente serena, salvo qualche nuvoletta bianca che si aggirava in tutto quell'azzurro estivo, giusto per far sapere che era di passaggio. Solo nel pomeriggio il tempo è cambiato e il cielo è diventato tutto grigio. Le nuvolette bianche si sono ammassate in un'unica nuvolona grigia e opaca e si è alzato il vento. Gli alberi dei giardini condominiali hanno iniziato a tremare e il rumore delle foglie che si muovevano nel vento aveva un suono unico, trasmesso in stereo da tutti gli alberi. Gli uccelli cinguettavano in richiami da un albero all'altro e volavano alla ricerca di un riparo; anche i rondoni avevano smesso di garrire e di cacciare insetti e si erano rifugiati nei nidi sotto i tetti. Tutto stava annunciando un temporale estivo. Anche io in casa avevo già spento i condizionatori e chiuso le finestre; è quel momento in cui ti aspetti che venga giù l'universo e speri che l'acqua non ti entri in casa. Per curiosità sono andata a guardare il cielo dalla veranda , quella della lavanderia dove adesso posso sedermi sulla mia seggiola con il cuscino rosa, e ho visto la coltre grigia che copriva il cielo. Le montagne all'orizzonte erano sparite e non si vedeva più la sagoma scura che le contraddistingue. Le nuvole ormai troppo basse stavano coprendo la vista del paesaggio in lontananza ed erano visibili solo le case vicine. Stranamente sento freddo. Siamo in estate eppure in momenti come questi la casa sembra raccogliere quell'abbassamento di temperatura legato all'umidità dell'aria e a trasmetterlo a tutte le stanze. L'open space diventa particolarmente fastidioso. In esso sono raccolti tre ambienti: la cucina, il soggiorno e il mio studio ed è in situazioni come queste che mi sembra persino troppo grande, anche se in realtà non è così perché ci sta solo l'essenziale, non è una camera affollata di mobili. Intanto la pioggia sembra farsi attendere, anche se le previsioni meteo hanno annunciato il contrario. Chiudendo le finestre i rumori della strada sono tornati attutiti e c'è di nuovo un po' di pace. Le macchine e i mezzi pubblici continuano a passare, mentre le persone hanno già trovato un riparo o lo stanno cercando magari facendo ritorno a casa, un po' come gli uccelli. L'arrivo del temporale è sempre il medesimo e come sempre porta con sé un po' di apprensione, non sai mai se porterà danni o solo una rinfrescata.
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