domenica 29 giugno 2025

Ultimo giorno di libertà

 

E' una mattina d'estate bellissima, il cielo è sereno ed è possibile vedere all'orizzonte le montagne ormai sgombre dalla neve. Fa caldo. Nonostante l'ora è il momento di  accendere il condizionatore, che le finestre spalancate non servono più. E' domenica, il giorno del bucato. Tutto è così normale; il marito è  andato a fare un po' di spesa e io sono al computer, a riposare le gambe che al mattino mi reggono poco. Oggi è l'ultimo giorno di libertà, poi domani arriva mia madre di ritorno da un disastroso mese di  struttura. Ieri sono riuscita a pulire un po' la casa e chissà se oggi  avrò voglia di finire. Il caldo alle volte è un po' fastidioso eppure, fino adesso, sono riuscita tollerarlo bene. Sono contenta di  aver sistemato l'armadio con il cambio estivo fatto bene. Sempre ieri ho lavato un paio di pantaloni da uscire e non è venuto come mi aspettavo, forse era già prima così e io non me ne sono accorta; il lavaggio non ha fatto che evidenziare le scoloriture da sudore. L'ho stirato con cura quasi fosse nuovo e l'ho messo con l'abbigliamento da casa; l'acquisto della gonna-pantalone in fondo è stato provvidenziale e il senso di colpa per un capriccio è svanito. Sono queste piccole banalità che aiutano a superare l'ansia di una quotidianità difficile, piccoli successi che mi fanno sentire brava benché la salute vacilli e il destino, il caso o quello che sia, sia avverso. Sono infelice, ma oggi è una mattina così bella che ho dimenticato tutto e me la godo appieno.



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