Il tempo di questi ultimi giorni è piuttosto instabile, infatti un po' piove, un po' no. Il cielo è spesso nuvoloso, però c'è il vantaggio che adesso difficilmente ghiaccia al mattino e le notti sono meno fredde. Il clima di febbraio è bizzarro quanto il mese stesso; io ho ancora freddo, specie quando esco di casa, ma anche in casa ho trascorso alcune giornate avviluppata nel plaid. Non so se sono pronta per la primavera. Mi sono assestata su questo clima freddo, talvolta umido, e non so se il cambio di stagione sia per me un miglioramento o cosa, ho bisogno di stabilità. C'è chi aspetta con ansia la primavera, io ... adesso non saprei. Probabilmente tra qualche settimana cambierò idea, al momento mi va bene così. Quando esco indosso sempre il piumino o il pellicciotto sintetico e mi sento calda e a posto, in testa ho sempre la cuffietta imbottita di pelliccia o di pile, calcata fin sugli occhi: abbigliamento da freddolosa ed è quello che mi si addice. A dirla tutta, le mie ultime uscite sono state più che altro per necessità, per visite mediche o per andare da mia madre, mi sarebbe piaciuta una bella passeggiata per guardare le vetrine e invece non è andata così. Sono giorni difficili 😞 Quotidianamente telefono a mia madre ad orari prestabiliti per aiutarla ad avere la cognizione del tempo, le giornate invernali sono spesso buie e per lei è complicato capire se è giorno o notte. Purtroppo ha problemi di vista e quindi vede tutto appannato, se manca la luce è finita. La scorsa settimana ha avuto allucinazioni, vedeva insetti che non c'erano o persone che non esistevano, fortunatamente si è solo allarmata ed ha razionalizzato che entrambe le cose non potevano esserci. La questione ha invece allarmato me, che ha prenotato subito una visita oculistica e una neurologica. La visita oculistica ha dato il risultato che già sapevamo, cioè ha una brutta cataratta e siamo in attesa della chiamata per l'operazione, per la visita neurologica dobbiamo aspettare ancora un po'. Mia madre ha preso la cosa in maniera altalenante; un giorno è contenta che ci occupiamo della sua salute, un altro ci accusa di averla obbligata a fare visite mediche che non voleva fare, insomma è difficile avere a che fare con lei. Comunque, da quando le telefoniamo ad orari fissi si è ridimensionata, continua a soffrire d'insonnia ma almeno riesce a comprendere gli orari della giornata e quindi a mangiare e andare a letto nel momento giusto. Quasi tutti i giorni protesta perché è diventata vecchia e vorrebbe morire, eppure vive in casa da sola e nonostante le difficoltà è autonoma; ci sono persone anziane e con meno anni lei che sono già allettate e con gravi malattie neurologiche, imparagonabili al suo stato. Da parte nostra la visitiamo regolarmente e la sentiamo telefonicamente tutti i giorni, non appena ha un problema corriamo da lei benché sia distante. Insomma, capisco che la vecchiaia sia la tappa più brutta della vita, però credo che non avere il sostegno della famiglia in questo frangente sia anche peggio. Mah .................!
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