martedì 31 dicembre 2024

E' l'ultimo giorno del 2024

 

Auguri di un Buon Fine Anno

Un altro anno giunge al suo termine, se a gennaio pensavo fosse appena iniziato adesso mi sembra sia volato, e meno male. E' il secondo  anno consecutivo che lascio senza alcun rimpianto, non è stato un periodo di vita semplice ed ha avuto pochissimi  momenti sereni. Non mi aspetto niente di meglio per il prossimo anno. Da tempo sono sempre meno ottimista per il futuro, sarà per l'esperienza che mi fa pensare così. Ad ogni modo mi appresto a terminare questo ultimo giorno dell'anno come se fosse un giorno qualsiasi, pensando che anche il successivo sarà più o meno come questo. Niente veglioni, pranzi o invitati, solo una serata tranquilla che verrà sicuramente rovinata dai classici botti che faranno tremare la casa. Questa rumorosa abitudine non muore mai, anche se le autorità continuano a vietare l'uso di petardi  ed affini la gente non rispetta le norme. Non si pensa ai pericoli a cui si  va incontro o al disturbo che si reca agli animali domestici e non. Ogni anno succedono incidenti, eppure si continua indiscriminatamente questa consuetudine da primitivi, anzi, la si insegna ai bambini. Al momento mi godo la tranquillità della giornata, anche se già stata interrotta da una telefonata sgradevole cui ne seguiranno altre, e spero di graficare un po' per rilassarmi e stemperare i pensieri spiacevoli.



domenica 29 dicembre 2024

L'anno sta per finire

 

Anche questo anno sta per terminare e tra tre giorni siamo a Capodanno. Non rimpiango l'anno appena trascorso, è stato pesante quanto il precedente e non mi aspetto che il 2025 sia migliore. Non è una questione di pessimismo, è una lucida constatazione della realtà. Sto aspettando  che questo periodo  festivo termini, sono stanca. E' una stanchezza legata ai pensieri e alla situazione personale che sto  vivendo  e questo clima di falsa allegria, gioia e serenità e soprattutto di  input commerciali sta diventando  soffocante. Dai falsi auguri che si  fanno per convenzione sociale alle pubblicità martellanti che dipingono il Natale come un momento fantastico e buono ne ho piene le tasche. C'è un evidente contrasto tra quello che si  vuole far credere alle persone e quella che è la realtà. Non è vero che a Natale diventa tutto migliore, che la sofferenza e la paura spariscono, quello che c'era prima è sempre lì e non sparisce certo solo perché è Natale. Credo che la gente faccia solo finta di  essere contenta a Natale, quando poi ci parli assieme tutti, in un modo o nell'altro, sfogano le loro ansie e i problemi che li tormentano, andati in pausa solo perché c'è una festa. Preferisco la normale routine, anche se alle volte è faticosa almeno è vera.



sabato 28 dicembre 2024

Dopo Natale

 

Anche per questo anno il Natale è passato, ma non è ancora finita la pressione delle feste. La questione non è  tanto legata all'impegno che comportano queste giornate in sé, che nel mio caso trascorrono spesso come gli altri giorni, quanto al fatto che fanno parte di un periodo in cui alcuni servizi sono spesso sospesi. Con la scusa di queste festività molti chiudono per ferie o fanno i ponti e quindi è impossibile usufruire dei loro servizi . Restano fruibili solo i servizi essenziali, che ovviamente sono saturi. In questo momento ci si augura sempre di essere in buona salute e che non si rompa niente. Come ho detto prima, almeno Natale è passato. Il tempo è stato clemente, niente bianco natale e solo sole. Le temperature in questi giorni si sono alzate di qualche grado e la casa è sicuramente meno  fredda e più confortevole, comunque io temo ancora il freddo dello scorso anno. Dal momento che le giornate sono serene la vista delle montagne è spettacolare. Sulle cime c'è ancora la neve e al mattino sono avvolte da una luce rosata che le rende uno scenario da favola, la loro presenza è una sicurezza ed una vista che dà tranquillità. Questo è il bello dell'inverno che regala paesaggi unici e degni della stagione. In questi giorni sto vivendo l'accudimento di mia madre che sovente presenta risvolti stressanti e l'ansia sale alle stelle. L'anno scorso si trattava di mio padre che alla fine è mancato, adesso l'attenzione si è spostata su mia madre e non so come andrà a finire. In questo clima di tensione anche il minimo intoppo genera affanno e scombussola la quotidianità; queste feste non sono tranquille. Per rilassarmi nei momenti liberi mi dedico alla grafica e ai miei siti, però sono scarsamente ispirata oppure non ho sufficienti argomenti da proporre. Prima o poi le cose si sistemeranno.



giovedì 26 dicembre 2024

E' stato un buon Natale

 

La giornata di ieri è trascorsa in tranquillità, anche il pranzo natalizio che mi aveva preoccupata tanto è andato bene e sono riuscita a prepararlo. Dal momento che mi ero prefissata un obiettivo minimo da svolgere e con il minor consumo di energia fisica,  ho preparato un risotto agli zucchini, salmone affumicato e insalata capricciosa e come dolce la classica viennetta presa al supermercato. Dal momento che non era niente di elaborato ma un semplice pasto da tutti i giorni, è stato pronto in poco  tempo, apprezzato e digerito senza conseguenze per lo stomaco e la linea. Per fortuna il periodo delle abbuffate è terminato; niente più lunghi pranzi con portate elaborate che ti facevano saltare la cena e che digerivi il giorno dopo e questo  perché a gestire il pranzo natalizio adesso sono io. Finché era mia madre a prepararlo era d'obbligo, secondo lei, rispettare le tradizioni ed ecco sfornati antipasti, primi e secondi impegnativi ed un dolce spesso pesante che concludeva la maratona gastronomica. Tutto questo aveva sempre la medesima spiegazione : " A Natale bisogna mangiare qualcosa di  diverso se no, non è Natale". Quello che proprio non sono mai riuscita a comprendere erano il significato di  "bisogna" e "diverso".  Quando cercavo di  spiegare che l'obbligatorietà di preparare piatti elaborati non aveva niente a che fare con il piacere di  stare a tavola tutti insieme il giorno di  Natale e che nei  tempi moderni non esiste più la necessità di nutrirsi abbondantemente dal momento che ci sono i supermercati, venivo tacciata di incomprensione della tradizione. "A casa nostra si è sempre fatto così" questa era ogni  volta la conclusione alle mie osservazioni. A completare questo scenario luculliano si aggiungeva la classica insistenza : "Ne vuoi ancora?" "Non mangi perché non ti piace?" "Prendine ancora un po'". Dal momento che sovente le spiegazioni del tipo "Sono piena" o "Hai preparato troppo" erano causa di broncio, il pranzo di  Natale diventava uno dei problemi dell'anno . Adesso questi momenti sono passati, mia madre è  troppo anziana per fare preparazioni gravose e io sono malata  così il pranzo di Natale è diventato easy  e siamo tutti più contenti. Ieri a pranzo c'era solo mia figlia e questo ha reso tutto ancora più semplice, la presenza di una persona in più a tavola non ha reso difficile preparare il pranzo che è stato apparecchiato e consumato velocemente. Nel pomeriggio c'è stata la possibilità di  godere della compagnia e da parte mia c'è stata anche la richiesta d'aiuto per un progetto d'arredo che è stata esaudita, poi più tardi è arrivato il genero che non aveva potuto partecipare al pranzo. Insomma il giorno di  Natale è trascorso, come ho detto prima, in tranquillità. Credo che trascorrere il Natale in famiglia, con cose semplici e senza la parata tradizionale sia la cosa migliore per godere di un buon Natale. Siamo stati tutti contenti e questa è la cosa più importante.



mercoledì 25 dicembre 2024

E' il momento degli auguri

 


Auguri a chi passa in questo sito

E' arrivato il momento di fare gli auguri a tutti, dai  conoscenti come amici  e parenti ai visitatori  di passaggio. Se alcuni auguri vengono  fatti privatamente, altri  sono pubblici. Questo sito è stato aperto da poco e questo non significa che gli auguri generici  debbano essere evitati, forse non li leggerà nessuno ma chi per sbaglio o per necessità  finisse qui credo  debba avere la giusta accoglienza. In ogni caso, che questa giornata sia benevola per tutti.

martedì 24 dicembre 2024

Bianche montagne all'orizzonte

 

Al risveglio ho visto dal balcone di casa le montagne, coperte di neve e splendenti sotto il sole del mattino. In alcuni punti delle pendici la neve era solo una spolverata, sulle cime invece era densa e compatta, credo che questo sia uno spettacolo magnifico per gli amanti degli sport della montagna. Per me questa vista è solo pacifica ed un buon inizio di giornata; non sono un'amante degli sport invernali, mi piace ogni  tanto guardarli in tv ma non di certo praticarli. Quando  da giovane avevo provato a praticare un po' di sci di fondo avevo preso  contatto con il freddo e con il fatto che, se cadi, la neve è bagnata e non avevo  trovato particolarmente gradevoli  entrambe le cose. La montagna è bella, sia da lontano che da vicino ma è ostica. Con questi pensieri è iniziata la mia vigilia di Natale, pensieri che cercano di  scacciare pensieri più cupi. Ieri sono andata trovare mia madre che in questi giorni soffre di  dolori articolari e muscolari, dolori che le impediscono di  svolgere le normali attività quotidiane. La mia visita, oltre che alla medicazione, consisteva nell'affrontare l'argomento spinoso del "cosa vuoi fare per il futuro". Dopo la morte di mio padre, avvenuta cinque mesi fa, la vecchiaia e la solitudine hanno complicato la vita di mia madre. Se da un lato non ha il peso di amministrare fiscalmente la casa e di farsi la spesa, che è risolto  da parte nostra, dall'altro c'è la gestione di sé come farsi il bucato e prepararsi i pasti e quella dell'appartamento che richiede la manutenzione ordinaria. Premesso che mia madre non vuole estranei in casa che si occupino di cucina e pulizia, l'alternativa è quella di andare in struttura e qui sorgono remore e paure anche legate alla fresca esperienza di mio padre. Io comprendo e capisco tutto e ne soffro anche, ma non so  che alternativa trovare. So che anche altre persone hanno affrontato o stanno affrontando  una situazione simile alla mia e che ognuno ha risolto a modo proprio, però per me le cose sono leggermente diverse. Mia madre non vuole andare in una struttura, e anche io sono d'accordo, ci  si va quando  si è allettati e si hanno bisogno di  cure mediche, e quindi la soluzione più ovvia sarebbe restarsene a casa. Potrei occuparmi io della gestione della casa, molte persone hanno risolto in questo senso, ma sono malata di  SM e, può sembrare strano, ma avrei  bisogno io  di un aiuto. Per dipanare la questione di lana caprina abbiamo deciso di comune accordo di fare un tentativo, cioè proverò io ad occuparmi  della sua casa in tempi limitati e vediamo cosa succederà, se la cosa andrà male la struttura è l'ultima spiaggia. E' la vigilia di Natale eppure nell'aria non c'è festa ma solo ansia e preoccupazione. Questa mattina la vista delle montagne mi ha calmata un po'. La loro maestosità ha ridimensionato le mie preoccupazioni e dato un po' di  speranza, per scalarle bisogna iniziare con un passo e chissà forse potrei anche raggiungere la vetta 😊



domenica 22 dicembre 2024

Tra tre giorni è Natale

 

Siamo in dirittura d'arrivo e tra tre giorni è Natale, questa attesa dovrebbe essere un momento di  trepidazione, unito anche a gioia per l'avvenimento più importante dell'anno e mi chiedo se per tutti è  veramente così. Per me è solo un momento di fatica e preoccupazione a causa della salute di mia madre che sta accusando forti dolori alla schiena, probabilmente dovuti a problemi  articolari o di infiammazione muscolare. Praticamente ogni giorno mio marito va ad applicarle una pomata di arnica affinché possa affrontare la giornata e poi la notte. Trovare un medico che la visiti in questo periodo di feste è impossibile e tutti i pronto soccorso degli ospedali sono saturi per cui ci si affida a rimedi  casalinghi. Insomma, con questi presupposti, di festa da aspettare ce n'è davvero poca. E' il secondo  anno consecutivo che le festività natalizie vengono vissute con l'apprensione per qualcuno. L'anno scorso era per la salute di mio padre, quest'anno c'è il lutto per la sua perdita e c'è la salute di mia madre da tenere sotto controllo, in pratica ce è davvero tanta roba. Se penso al passato i natali migliori sono quelli  che ho trascorso nell'infanzia e forse anche quelli passati quando i figli erano bambini, quelli  successivi sono sempre stati gravati da qualcosa di spiacevole anche se poi la presenza della famiglia riunita almeno per un giorno ha dissolto i dispiaceri. Per il futuro il desiderio è sempre quello di poter trascorrere il Natale con la famiglia e credo che questa sia la cosa più importante. Di positivo in questo periodo è il tempo, che non è eccessivamente freddo, e permette di uscire ancora per fare passeggiate all'aperto. Dal balcone di casa tutte le mattine guardo le montagne che in questi giorni spiccano nel cielo sereno con le punte velate dalla neve, è uno spettacolo indescrivibile che mette subito serenità. Vederle lì, sempre immobili e maestose, da un senso di baluardo contro i dispiaceri e poi sono veramente belle da guardare. Alla sera, ai loro piedi si vedono le luci  delle case e sembra di vedere un presepe perpetuo, poi col calare del buio le montagne spariscono e restano solo i tremolanti puntini luminosi. In questi brevi istanti tutti i  grigi pensieri spariscono e penso che possano ancora esserci momenti tranquilli.



martedì 17 dicembre 2024

Manca poco a Natale

 

I giorni passano velocemente, manca poco più di una settimana a Natale e non ho ancora le idee chiare per il pranzo da preparare per l'occasione. So che non devo farmi prendere la mano e preparare solo cose semplici e veloci, anzi sarebbe meglio utilizzare cose già pronte, facili da reperire e che non richiedano prenotazione, ma so già che sarà difficile rispettare questi propositi. Ci sono momenti in cui penso al menù e come sempre esagero con la lista, eppure non si ha più voglia di  rimpinzarci con manicaretti elaborati e pesanti. Nell'era del consumismo i supermercati offrono cibo a volontà ed esistono  ristoranti per tutte le borse; non esistono più i  tempi bui in cui il pranzo di Natale soddisfava la fame di mesi, forse per alcune persone esistono ancora quei tempi, ma per i più no. Discorsi  filosofici  a parte, quest'anno voglio rendermi la vita facile però non ho idee. Se consulto il mio sito di  cucina le idee le trovo, ovviamente finisco per complicarmi la vita e questo non è l'obiettivo. La cosa più semplice sarebbe andare a fare il pranzo  fuori casa, come fanno molti, ma è necessario prenotare con largo anticipo e non è  da me e poi preferisco  fare tutto in casa. Da anni, cioè fin da quando  ero  bambina, il pranzo di Natale è sempre stato fatto in casa e non ho intenzione di  cambiare. Non è per una questione di  tradizione è  che mi sento ... più comoda. A casa propria ci si muove con i propri tempi, se manca qualcosa si sa dove cercarlo e anche gli ospiti si  sentono più comodi, specie se sono parenti o amici  stretti. Quest'anno non so  ancora in quanti saremo, pochi per fortuna, ma anche un ospite in più o in meno per me fa la differenza. Ogni anno che passa aumentano le difficoltà e questo anno sento che la cosa è più difficile rispetto l'anno precedente. A mio favore gioca la soluzione dell'ultimo minuto, che può sembrare assurda ed invece mi obbliga a prendere una decisione definitiva per raggiungere lo scopo. Comunque qualche pensierino ce l'ho, spero solo sia realizzabile. Spesso in televisione vengono mostrate preparazioni dell'ultimo momento e credo  trarrò spunto da lì. Il mio non deve essere un pranzo tradizionale, quello con un numero imprecisato di antipasti, almeno due primi e due secondi  con rispettivi contorni e dolce finale a sorpresa, il mio deve essere solo la scusa per trovarci insieme. Se alla fine sarà solo un piatto di spaghetti al pomodoro, un'insalata e una fetta di panettone andrà bene; la cosa più importante è stare insieme e chiacchierare. La vita moderna è fatta di tempi strettissimi, in cui spesso si sommano le cose da fare e c'è  veramente poco  tempo per stare insieme. Spesso la comunicazione è un messaggio stringato al cellulare, a cui si risponde in maniera analoga se non addirittura solo con una faccina; persino una telefonata, per breve che sia, è un consumo di  tempo che non si ha. Comunicare di persona, poi, è un lusso. Il momento del Natale sembra fatto apposta per ritrovarsi e finalmente colmare con abbracci e parole quella stringatezza che si usa tutto l'anno e il pranzo è solo un pretesto.



lunedì 16 dicembre 2024

Sistemare il blog

 

Sto cercando  di prendere confidenza con questo nuovo  blog, di  aggiornarlo con una certa frequenza e di mettere nella colonna laterale le cose che più mi piacciono. Guardandolo mi sembra un po' una ripetizione di quello vecchio, però questo è il mio stile e mi esprimo  così. Ho cercato di  essere essenziale, ma credo  che durerà poco; mi piacciono i gadget e le creazioni pixel e finirò per riempire la colonna di cose inutili  per avere quel senso di  ... casa. E' un periodo in cui grafico poco, sarà anche perché devo prendere confidenza con il nuovo  computer e digerire la perdita di  due siti e del gioco in internet. Proprio non riesco  a recuperare niente. Il sistema di  recupero è automatico  e si basa sull'utilizzo della email di  registrazione e non ne accetta una diversa, non sono riuscita neanche con il mio numero di  cellulare. Adesso mi sono stancata di provare ed ho deciso  di  accettare la sconfitta e di ripartire con qualcosa di nuovo. Anche il gioco in internet stava diventando un peso. Era necessario entrarci  tutti i  giorni e richiedeva un tempo di gioco a mio avviso  eccessivo, tanto da diventare più un obbligo che un divertimento, perderlo non è poi stata una cosa così grave. In passato mi era già capitata una cosa simile con un gioco  analogo; l'avevo  dovuto ricominciare per ben tre volte e quando alla terza il sito ha chiuso i battenti mi sono resa conto che in definitiva era una liberazione e che il gioco  non mi mancava. In questo momento il mio interesse è  rivolto a questo sito, anche perché è  nuovo, e immancabilmente alla grafica, inoltre mi piacerebbe riprendere ad aggiornare il mio sito di  cucina solo che adesso lo  trovo noioso. Cucino molto  meno rispetto al passato e mi ritrovo  spesso a cucinare surgelati o a riscaldare roba pronta, quindi in generale l'interesse per la cucina è andato scemando. Mi dispiace perché il sito è carino, anche se non lo  frequenta nessuno, ma non è questo il punto; il sito mi offre degli spunti per cimentarmi in qualcosa di diverso dalla grafica. Adesso che ho perso  delle cose posso riprendere in mano altro e magari sviluppare nuove idee che potrebbero portarmi a creare qualcosa di nuovo. Purtroppo non sono in un periodo particolarmente creativo, sarà perché la vita reale ha sovente degli aspetti difficili da gestire o forse più semplicemente perché con l'età si tende ad essere meno attivi e più pacifici. Con il trascorrere degli anni ho ridotto il numero di siti di cui ero founder, non riuscivo più a frequentarli in quanto li trovavo o troppo faticosi da amministrare oppure non mi interessava più il tema che trattavano, così alcuni li ho cancellati altri li ho semplicemente abbandonati. Adesso dopo questa scrematura, volontaria o successa per caso, è rimasto solo quello che realmente mi piace, per il futuro si vedrà.



venerdì 13 dicembre 2024

Una fredda giornata invernale

 

Il freddo dell'inverno è arrivato e oggi è stata una giornata particolarmente fredda, più di  quelle di  questa settimana. Dal  balcone di  casa vedevo le montagne con le cime coperte di neve e già sentivo  freddo solo a guardarle. Oggi ho indossato per la prima volta gli stivaletti pesanti e i guanti, oltre alla sciarpa e al cappello foderato di pile, sembrava dovessi fare una spedizione al polo. Mentre camminavo tra la gente e guardavo  gli altri li vedevo  ben coperti come me e mi rendevo  conto che non ero solo io ad avere freddo. E' un momento di fermento, le festività natalizie si  stanno avvicinando e nemmeno le temperature basse fermano le persone dal  brulicare per le strade e nei centri commerciali, c'è un movimento incessante di esseri umani e macchine che diminuisce solo alla sera quando tutti tornano a casa. E' un mese e più che si  pensa al Natale. Quest'anno poi l'attesa è stata anticipata oltre misura, tanto che nelle vetrine si  vedevano affiancati addobbi di Halloween a quelli di Natale: ma chi  mette sull'albero zucche e ragnatele? Un'incredibile assurdità fatta solo per vendere. Alle volte mi domando quanto le persone apprezzino questo momento di festa. Il fatto di  aver ridotto il Natale ad un evento commerciale ha sminuito il valore della festa e reso l'attesa solo un'agonia, tanto che non si  vede l'ora che tutto sia finito. Da quando i miei figli sono diventati adulti vivo il Natale come un momento molto più ridimensionato rispetto al passato. In casa ho solo più un alberello di legno alto 30 cm, che si monta e smonta facilmente per essere disponibile e riponibile nel più  breve tempo possibile. Non ci  sono più il grande albero pieno di luci, palline colorate e fili argentati accanto al quale mettevo i  regali per i miei bambini, né il presepe pieno di statuine e illuminato a festa. Il Natale nel mio caso è diventato una festa minimal anche perché le persone che un tempo venivano a casa mia per il pranzo natalizio e lo scambio di  doni sono venute a mancare o sono troppo anziane per venirci. Insomma, tutto si è ridotto. Oggi mentre passeggiavo e guardavo le vetrine ricche di addobbi mi chiedevo cosa pensassero del Natale le persone intorno a me. Tutto quello che potevo intuire è che come me guardavano le vetrine, chiacchieravano del più  e del meno e qualcuno faceva acquisti e la maggior parte , come me, aveva solo freddo.  



giovedì 12 dicembre 2024

Un nuovo inizio

 

La mia nuova avventura su questo blog inizia proprio oggi, che non è neanche un giorno  speciale ma ordinario come tanti altri. Tutto è cominciato quando il mio vecchio laptop ha dato segni di cedimento e portato in riparazione non c'è stato verso di salvarlo; l'unica soluzione possibile è stata l'acquisto di uno nuovo. Quando si  passa da una cosa vecchia ad una nuova ci  sono sempre delle incognite e la mia è stata la perdita del vecchio account con cui avevo iniziato il mio viaggio su Blogspot. Certo che è possibile recuperarlo ma io non ci  sono riuscita, anche perché la vecchia email con cui mi ero  registrata è stata cancellata da tempo e quella nuova di Google non riceve i messaggi di Blogspot in quanto risulta account diverso. Boh! Io di queste cose non capisco niente e così ho lasciato perdere ed ho aperto un sito nuovo. A dirla tutta era un po' che volevo abbandonare quel vecchio sito, c'erano sopra anche ricordi spiacevoli e mi sarebbe piaciuto voltare pagina ed ecco che è successo. Forse questo desiderio inconscio si è concretizzato partendo da un guasto, il che sta ad evidenziare che non tutto il male viene per nuocere, come si dice. Adesso posso di nuovo parlare di me ed esporre le mie tag, perché la grafica è la mia passione, e voltare finalmente una pagina che era lì da dieci anni. Via il vecchio avanti il nuovo! 😊